Nel nome di una rosa
Da Wikipedia: La rosa, della famiglia delle Rosacee, é un genere che comprende 150 specie, suddivise in numerose varietà con infiniti ibridi e cultivar, originarie dell’Europa e dell’Asia, di altezza variabile da 20 cm. a diversi metri, comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (…).
Roba da far girar la testa, come la fa girare la varietà di significati religiosi, letterari, simbolici ed esoterici che la rosa ha assunto nei secoli.
Rosa. Un fiore in bocca e la giovinezza é sbocciata sui banchi di scuola, declinata tra il nominativo e l’ablativo.
Rosae. Nel nome di una rosa, o di un stella, dal numero di punte variabili da 4 a 32, si rappresenta simbolicamente in diagramma la provenienza dei venti.
Nel nome di una rosa, di una rosa tra 5000 rose di uno stesso giardino, il Piccolo Principe era felice di guardare le stelle.
Rosae. Rosa Mistica da pregare in rosario (appunto) la Madonna di maggio; Rosacroce la setta evangelica che fece propri i simboli del fiore e della croce.
Rosam. Fiore d’amore prediletto da Venere, “profumo degli dei e gioia degli uomini”, non poteva mancare nelle parole di Giulietta di Shakespeare “A rose by any other name would smell as sweet” – anche con un altro nome la rosa avrebbe sempre lo stesso profumo-.
Rosa. Non c’é rosa senza spina. La rosa simbolo benefico prediletto dalle fate ma utilizzato anche dalle streghe per provocare il male.. Rosaspina e le altre, protagoniste delle favole più belle.
Rosa. Il fiore dell’amore spirituale assoluto e quello dell’amore passionale di Bocca di rosa: la rosa in bocciolo contiene purezza; eppur si schiude, la rosa, e fiorisce.
Fa girar la testa questa non compiuta declinazione di significati, eppure il nome rosa é comune in quasi tutte le lingue europee, con varianti minime. Le sue origini latine ne fanno un nome unificatore.
“Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus”: la rosa primigenia esiste solo nel nome, possediamo soltanto nomi nudi.
Cosa abbia voluto dire Umberto Eco con la frase latina di chiusura che dette il nome al suo più celebre romanzo é stato anch’esso declinato in diverse interpretazioni: non poteva che essere così!