Blitz di Berlusconi a Pieve: incontra lo scultore dei nudi
PIEVE DI SOLIGO. Il leggendario Agusta Westland, l’elicottero bianco di Silvio Berlusconi che negli anni Ottanta planava al suono della Cavalcata delle Valchirie sui prati di Milanello, è atterrato ieri mattina a Pieve di Soligo, in silenzio e lontano (o almeno se lo auguravano i protagonisti) da occhi indiscreti. Il motivo della visita? Berlusconi, contattato nelle scorse settimane dall’avvocato Rossella Tramet (ufficio legale del Comune di Pieve) voleva ammirare dal vivo il laboratorio artistico dello scultore Valerius, nome d’arte di Valerio De Marchi, le cui opere in bronzo rappresentano dei corpi femminili nudi.
La passione per l’arte. «Sono appassionata d’arte e conosco le opere di nudo realizzate da De Marchi» ha raccontato Rossella Tramet, «ho pensato che fosse un genere di arte che poteva piacere al nostro ex premier. E infatti ho inviato a Berlusconi un catalogo dell’artista; lui ha mostrato di apprezzarlo». E, ieri mattina attorno alle 11, si è fatto vivo, atterrando nell’elisuperficie della Nostra Famiglia di Pieve (uno dei due spazi che il Comune aveva proposto per l’atterraggio: l’ex premier non ha visitato la struttura». Il Cavaliere durante la visita si sarebbe lasciato anche scappare una battuta sul caso Ruby e sui processi alle olgettine. «Sono stato perseguitato dalla magistratura – ha ribaditol’ex premier – volevo veramente aiutare quelle ragazze». Era stata appunto l’avvocato Rossella Tramet, un’amica di Valerio De Marchi, 77 anni scultore di Solighetto, a inviare ad Arcore un catalogo delle opere. Il presidente, sensibile al fascino anche abbinato all’arte, ha deciso di visitare il laboratorio, magari per commissionare delle opere o far organizzare delle mostre a Milano.
Il racconto di valerius. «Amichevole e alla mano», così lo scultore Valerius descrive Berlusconi. Era atterrato con l’elicottero privato sul terreno della Nostra Famiglia, per poi dirigersi verso un luogo top secret, per mantenere la privacy. Ma a Pieve il passaggio dell’ex premier non poteva rimane nascosto e tutti quelli che l’hanno incontrato raccontano della sua cordialità. Ha pranzato alla locanda Da Lino e nel primo pomeriggio è decollato prima per Trento, poi per Milano. Nemmeno i fedelissimi del suo partito sapevano del suo arrivo. Berlusconi, reduce da un periodo di riposo a Villa Certosa in Sardegna, è parso in ottima forma, gioviale e sorridente. Prima della partenza ha posato con i carabinieri per una foto e con lo staff della «Nostra Famiglia», che aveva ospitato l’atterraggio dell’elicottero.
Il biltz e il pranzo. Il direttore della struttura Andrea De Vido ne ha approfittato per illustrare le attività e consegnargli del materiale legato all’istituto. Il presidente non era arrivato per visitare la struttura socio sanitaria. «Si è dimostrato molto disponibile e ha ascoltato con interesse» racconta il direttore, «è stato molto attento e mi ha chiesto cosa facciamo. Gli ho spiegato che siamo sia centro di riabilitazione che sede dell’istituto di ricovero per giovani adulti». Berlusconi era accompagnato dalle sue guardie del corpo. I carabinieri di Pieve lo hanno scortato sino al ristorante. Da Lino in passato Silvio Berlusconi aveva già mangiato e, apprezzandone la cucina, ha deciso di ritornare. Ieri ha preso un piatto di carne e dell’insalata. —